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giovedì 24 maggio 2012

Il profumo della Costiera Amalfitana.


A volte mi capita di pensare che noi meridionali possediamo un inconscio desiderio di evasione dalla nostra terra, e una conseguente brama di scoperta del nord. Poi ti ritrovi in una giornata di agosto in Costiera Amalfitana e pensi che il tuo sud è meraviglioso e che vorresti rimanere lì per sempre. Lo scenario da favola, il mare deliziosamente blu e le case che si riversano in acqua, tra graziosi vicoli festosi: questa è Amalfi.

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Costiera Amalfitana

Ma Amalfi è anche una terra di odori e sapori, tipicamente mediterranei. Sono stata ospite del sig. Domenico presso il ristorante “La Capannina”, e le recensioni non possono che essere a cinque stelle. Sulla deliziosa altura di Pogerola, una frazione amalfitana, lontana dal caos turistico e dal caldo del Duomo, sorge questo piccolo ristorante. Sei accolto all’ingresso dallo chef che cucina i tipici “scialatielli ai frutti di mare”, e un cameriere ti conduce in veranda, tra  la freschezza e un panorama che nessuna foto può eguagliare, ma solo gli occhi possono descriverlo. Il servizio è ottimo, il personale cordiale e disponibile e la cucina idilliaca. Del pane caldo appena sfornato e dei grissini croccanti fatti artigianalmente mi hanno accolta, per passare poi direttamente ai primi: fusilli in crema di limone e zucchine, ravioli con salsa rosa ripieni di ricotta e spinaci con del prosciutto a completarne il sapore, e, immancabili, gli scialatielli ai frutti di mare. Cibo divino, cottura ottima e siamo passati a una frittura di mare fatta ad arte, calamari e gamberi freschi appena pescati. E dopo questo pranzo degli dèi non potevamo far altro che sorseggiare un caffè guardando oltre l’orizzonte. 

(Recensione da me fatta su Trip Advisor il 19 Agosto 2011) 

Questa era la mia recensione, che si basa più sul cibo, visto che dovevo recensire un ristorante.
Adesso consigli per acquisti: se non siete mai stati in Costiera ANDATECI, diamine! Credo che sia uno dei posti più belli al mondo, un solo minuto lì, vi farà pensare: "Come posso aver fatto passare tanto tempo, prima di andarci?".
Se vi trovate nel periodo compreso tra Luglio e Agosto, vi consiglio di andare a Ravello, meravigliosa località, che sembra essere rimasta intatta nel tempo, con un fascino misterioso e tipicamente mediterraneo, che ti fa salire le lacrime agli occhi. 
Quando sono stata a Ravello, tra castelli e musica classica che si diffondeva nell'aria salmastra, ho pensato: "Sì, è qui che dovevo essere." 
Il festival della musica, rendeva il tutto ancora più magico. 
Sentieri inesplorati da percorrere a piedi, tra prati e visioni incantate di case sul mare, tutto cullato dalla quiete del tramonto.

Ravello


 
 


martedì 1 maggio 2012

Da "La Diabolika Astorina"

La filosofia delle Giussani è quella che ha permesso a Diabolik dopo 50 anni, di essere qui a parlarne, sennó avrebbe chiuso da un pezzo: seguire l'evoluzione del personaggio a livello psicologico, di volta in volta sempre più ricco dentro. Diabolik è davvero "l'uomo dei mille volti", non solo perché ha le maschere, ma perché la sua personalità può permettersi di essere cinica o spietata in certi momenti e dolce in altri, non solo con Eva, senza per questo perdere nulla, o sembrare un altro. Mario Gomboli (Tratto dal volume "La Diabolika Astorina", uscito il 28 Aprile, curato da Napoli Comicon)
Ho creato questo blog. Perchè?
Non so neppure se lo userò, che fine farà, e se mai qualcuno leggerà le corbellerie che mi accingerò a scrivere.
Ma del resto, navighiamo tutti sulla stessa zattera, quindi ognuno può scegliere il suo capolinea, o la sua sosta temporanea.
Considerando che siamo tutti dei maestri nel sprecare il nostro tempo, mi chiedo perchè debba oppormi a questa ulteriore occasione per dissiparlo.
Sono ironica, sarcastica e anche cinica. Quindi, non meravigliatevi delle frasi che a volte leggerete, d'altronde, il titolo è tutta una premessa.



"Perché ti meravigli tanto se viaggiando ti sei annoiato? Portandoti dietro te stesso hai finito col viaggiare proprio con quell'individuo dal quale volevi fuggire."
(Il buon vecchio Socrate)